Contrada Fiorenza

Cenni storici

La Nobile Contrada Fiorenza si sviluppò probabilmente intorno all’anno mille, tra due cerchie murarie romane della città: quella tardo repubblicana e quella augustea. Si componeva di due quartieri, il Vicus Sanctis Salvatoris, dislocato nella parte alta della contrada, intorno all’omonima chiesa monastica (oggi Chiesa del Gesù), ed ilVicus Sanctis Leonis, distribuito anch’esso intorno all’omonima chiesa a ridosso delle mura di San Francesco. Anticamente nell’area sorgevano una fontana, denominata Piscaria, fossati e palizzate pertinenti a strutture difensive e la porta dell’accesso alla contrada, intitolata a San Leone.
In città si collocava come una contrada prevalentemente popolare, almeno fino alla fine del ‘300, poi conobbe un’importante sviluppo edilizio e commerciale e l’insediamento di famiglie importanti quali quelle dei Volpucci, dei Vinci, degli Adami, dei Raccamadoro e degli Eufreducci.
Questi ultimi scelsero come sede della loro dimora un luogo strategico al confine tra Fiorenza e San Martino e lì, all’angolo tra le due attuali via Leopardi e via Perpenti, fecero erigere un palazzo fortificato, gotico-fiorito e coronato da merli ricordato ancora oggi come uno dei più belli della città. In quel palazzo, che da anni ospita il Liceo Classico “Annibal Caro”, si svolsero le tragiche vicende che portarono Oliverotto Eufreducci alla conquista del potere nella città.

PALII VINTI

4

COLORI

Bianco - Viola

CORPORAZIONI

Cappellai

PRIORE

Luigi Volpi

MOTTO DI CONTRADA

Gratia et Honor

Nella contrada altri spazi importanti sono la Chiesa di San Francesco, iniziata nel 1240, che ospita il monumento funebre di Ludovico Eufreducci, nipote di Oliverotto e la Chiesa del Gesù (attuale Auditorium San Martino) eretta nel 1649 e così denominata perchè voluta dai Gesuiti ed ammessa al proprio collegio ricavato nel limitrofo palazzo Eufreducci.

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